Night Writer
The Night Writer. Giornale notturno è un diario, una confessione, un flusso di riflessioni e appuntii dell’artista e dell’uomo Jan Fabre. Come in una confessione, un mettersi a nudo con spregiudicatezza, con ironia e crudeltà, il copione raccoglie diverse pagine dei diari personali dell’autore, oltre a brani tratti dai suoi scritti per il teatro: ‘La reincarnazione di Dio’ (1976), ‘L’Angelo della Morte’ (1996), ‘Io sono un errore’ (1988), ‘L’imperatore della perdita’ (1994), ‘Il Re del plagio’ (1998), ‘Corpo, servo delle mie brame, dimmi…’ (1996), ‘Io sono sangue’ (2001), ‘La storia delle lacrime’ (2005), ‘Drugs kept me alive’ (2012). Night Writer Testo, scene e regia di Jan Fabre Musica di Stef Kamil Carlens Con Lino Musella Drammaturgia Miet Martens e Sigrid Bousset Project Leader e tour manager Gaia Silvestrini Consulenza tecnica Geert Van der Auwera Produzione Troubleyn/Jan Fabre in collaborazione con Aldo Grompone, Roma Coproduzione Triennale di Milano, Teatro Metastasio Prato, Fondazione Piemonte Europa, Marche Teatro, Teatro Stabile del Veneto, Lugano In Scena. Produzione esecutiva e difusione Aldo Miguel Grompone, Roma. Premio Ubu 2019 – Migliore Attore |
Cosi la critica: “Uno degli spettacoli più belli della stagione, un vero cult… L’artista fiammingo, che di tante ricerche della scena di oggi è stato un ispiratore e precursore, si racconta, si confessa per bocca di un bravissimo attore italiano, Lino Musella, in uno spettacolo che unisce la sfrontata messa a nudo di sé a un alto grado di costruzione formale. |
La tournée 15-17 marzo 2019 Milano, Triennale Teatro dell’Arte 19-24 marzo 2019 Prato, Teatro Fabbrichino 26 marzo 2019 Arezzo, Teatro Petrarca 27-31 marzo 2019 Ancona, Teatro Sperimentale 4 aprile 2019 Pesaro, Teatro Sperimentale 5 aprile 2019 Ascoli, Teatro Filarmonici 8-9 aprile 2019 Lugano, Teatro LAC 11-14 aprile 2019 Torino, Teatro Astra 16 aprile 2019 Carrara, Teatro Sala Garibaldi 18 aprile 2019 Napoli, Teatro Politeama 25 maggio 2019 Castrovillari, Primavera Dei Teatri 27 settembre 2019 Potenza, Teatro Francesco Stabile, Città delle 100 scale Festival 8 ottobre 2019 Mosca, Festival Na Strastnom 11-13 ottobre 2019 Roma, Teatro Vascello / RomaEuropa 15 novembre 2019 La Spezia, Teatro Dialma Ruggiero 16-17 gennaio 2020 Venezia, Teatro Goldoni 22-26 gennaio 2020 Padova, Teatro Verdi 5 febbraio 2020 Rovereto, Teatro Melotti 14 febbraio 2020 Pontedera, Teatro Era |
Ed è uno spettacolo di rara intensità, crepuscolare e visionario, divertente e dissacrante. Poetico di una poesia trattenuta, detta timidamente, appena evocata sul filo dei ricordi.
Il nuovo assolo del geniale Jan Fabre, il primo scritto in italiano per l’ottimo Lino Musella, ci consegna l’incrollabile certezza che il teatro sia il solo luogo (mentale, creativo, fisico) che nell’epoca del virtuale sia riuscito a conservare la sua spiritualità. Jan Fabre con un assolo tutto nuovo, in cui si racconta, si rivela, si nasconde, ci provoca, ci affascina ma per interposta persona… Questo alter ego è Lino Musella, interessante attore che ama spesso esibirsi in spettacoli fuori dagli schemi consueti, ricco di estro e di intelligenza. … Ascoltando le sue parole è possibile penetrare dentro l’officina artistica di questo inventore di teatro, performer, coreografo, artista visivo che se ne infischia dei generi avendoli profanati tutti e che mantiene l’incrollabile certezza che il teatro sia il solo luogo (mentale, creativo, fisico) che nell’epoca del virtuale sia riuscito a conservare la sua spiritualità. Maria Grazia Gregori, delteatro.it
Giornale notturno, sprezzante zibaldone di rapide illuminazioni («Ogni vera bellezza è scomoda») e altrettanto fulminei turbamenti, redatto con irrequietezza nel corso di notti insonni. Ora questo diario giovanile, composto da pensieri sull’arte e sul teatro, sul senso della vita e sulla famiglia, è diventato un omonimo spettacolo, diretto ovviamente dallo stesso Fabre… artista che ha trovato nel teatro lo spazio privilegiato di sperimentazione e nelle pratiche performative il luogo di confluenza di linguaggi e umori. Matteo Marelli, Il Manifesto |
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